Nato a Kumamoto nell’isola di Kyūshū nel 1975, Eiichirō Oda, la mente dietro One Piece, è senza dubbio uno dei più grandi mangaka di sempre. L’autore del manga più venduto della storia ha voluto festeggiare in grande la “creatura” che lo ha reso celebre in tutto il mondo con One Piece: STAMPEDE – Il Film. Per l’occasione, il guru del fumetto nipponico infatti ha scritto e supervisionato questo nuovo progetto che, in patria, ha già frantumato tutti i record di incassi. In Italia, i festeggiamenti sono attesi dal 24 ottobre al cinema con tantissime soprese per i fan e con la rivelazione di alcuni fondamentali segreti sul famigerato tesoro di Gol D. Roger: il One Piece.

Come coi grandi artisti, l’ispirazione di Oda viene da lontano. Sin da bambino si appassiona alle storie di pirati, in particolare a Vicky il Vichingo. Realizzato dalla Taurus Film e dalla Zuiyo Eizo nel 1974,  il racconto è ispirato da una serie di libri per i più piccoli scritta dallo svedese Runer Jonsson. Il protagonista è un personaggio astuto, mente della ciurma che risolve i problemi delle insidie della navigazione.
Poco più di un adolescente, col faro di Akira Toriyama, suo mangaka preferito, Oda dà inizio alla sua brillante carriera. A 17 anni realizza Wanted! che gli vale anche il secondo posto al rinomato Premio Culturale Osamu Tezuka

Poco dopo entra nella leggendaria rivista Weekly Shōnen Jump, lavorando al fianco di Shinobu Kaitani nella serie Suizan Police Gang, di Masaya Tokuhiro e infine come assistente di Nobuhiro Watsuki nella realizzazione della serie Kenshin Samurai vagabondo. Siamo dunque nella seconda metà degli anni Novanta e Oda lavora a due storie brevi incentrate sul mondo dei pirati e intitolate Romance Dawn. Sarà questo il titolo che introdurrà Monkey D. Luffy, il pirata che sarebbe diventato protagonista di One Piece, il manga che cambierà la vita di Oda e la storia del fumetto. Uscito nel luglio del ‘97, attualmente l’anime ha battuto ogni record: è infatti il manga che ha venduto di più con oltre 450 milioni di copie in circolazione al 2019. 

Oda ha espresso anche alcune preferenze sulla sua creatura più preziosa e in più di un’occasione ha risposto alle curiosità dei fan. In varie interviste, il mangaka ha dichiarato che gli piacerebbe avere il cecchino Usopp come fratello, ma se dovesse scegliere chi essere tra i suoi personaggi allora opterebbe senza dubbio per Nico Robin. Il motivo? Molto semplice: sfruttando i poteri della bella archeologa, disegnerebbe con molte più mani e quindi potrebbe completare molto più velocemente i suoi lavori!

Sono diversi i veri pirati a cui si è ispirato per i suoi personaggi, ma il suo preferito nel mondo reale corrisponde al nome di Edward Teach, meglio noto come Barbanera.

Le curiosità dei fan, però, non si sono fermate solo al mondo dietro a One Piece. Per snocciolarne alcune: ama il Soul anni ‘70, il cibo messicano, il LEGO, Quentin Tarantino, Tim Burton e… Eminem, da cui pare abbia preso ispirazione per il villain Ener.

Oltre a essere a lavoro per One Piece (del quale conosce già il finale) Oda si impegna molto per la sua nazione e in diverse occasioni ha dimostrato di aver un cuore delle stesse dimensioni della sua fama. Dopo che un terremoto colpì Kumamoto, sua città natale, decise di contribuire alla ricostruzione della prefettura versando un totale di 800 milioni di yen (500 nel 2016 – come la taglia di Cappello di Paglia in quel periodo – e 300 nel 2017) che corrispondono a 7,2 milioni di dollari. Indovinate quale nome ha usato per la donazione? Esatto: Luffy.

Anche per il drammatico sisma del 2011 in Giappone, Oda, insieme ad altri mangaka, ha realizzato speciali disegni di incoraggiamento per la popolazione.

Ora il progetto celebrativo del grande lavoro del guru dei manga sta per arrivare in Italia. Appuntamento dal 24 ottobre al cinema con One Piece: STAMPEDE – Il Film!