La saga di One Piece è ormai entrata nell’immaginario culturale delle nuove generazioni, grazie a un vero e proprio universo di personaggi, luoghi e storie che Eiichirō Oda e il suo team sono stati capaci di creare grazie a un immane lavoro di studio e di ricerca. Questo universo si amplierà ulteriormente in One Piece: STAMPEDE – Il Film con nuovi personaggi e soprattutto con la rivelazione di un grande segreto che tieni col fiato sospeso milioni di fan: il tesoro di Gol D. Roger. Atteso dal 24 ottobre in Italia, il 14° lungometraggio di Luffy e la sua ciurma è pronto a celebrare il ventesimo anniversario dell’anime.
In Giappone, ha già infranto ogni record di incasso ed è pronto a sbarcare nei cinema italiani per superare nuovi primati.
In attesa di questo nuovo capitolo, ripercorriamo alcuni punti fermi dell’universo delle ciurme più celebri dei fumetti: i Frutti del Diavolo, le tecniche di arti marziali e le armi.

Frutti del Diavolo: in One Piece i personaggi possono acquisire poteri o migliorare la loro forza in vari modi: con il classico allenamento, con “l’Ambizione”, una forza che si trova in ogni essere ma che la maggior parte non risveglia, e con i Frutti del Diavolo, noti al pubblico televisivo italiano come Frutti del mare. Questi ultimi, a loro volta, si dividono in tre tipi principali: Paramisha, Zoo Zoo e Rogia.

I Paramisha hanno degli effetti sovrumani sul corpo o influiscono sull’ambiente circostante e possono trovare infinite applicazioni. Tra questi c’è il Gom Gom, il frutto che ha dato a Luffy le sue famose proprietà elastiche.
Di maggiore impatto sono considerati i frutti del tipo Zoo Zoo che aumentano la forza fisica e sono i migliori per l’assalto e i combattimenti corpo a corpo. Chi li ingerisce può trasformarsi in un animale o in un ibrido (più specie, sommando così le forze di ognuna). Tra chi ha ingerito un frutto di questa natura c’è il più giovane della ciurma di Cappello di Paglia: TonyTony Chopper. Ha mangiato il frutto Homo Homo che ha trasformato questa renna dal naso blu in un ibrido con capacità umane.
I frutti più potenti, e più rari, sono quelli della categoria Rogia: chi li mangia può trasformarsi in un elemento della natura, manipolarlo o crearlo. Sono frutti che possono creare grande devastazione: pensate a Ener e le sue tempeste di fulmini o Crocodile con le tempeste di sabbia. I Rogia inoltre sono formidabili anche perché hanno applicazioni difensive, rendendo immune da molti attacchi il possessore.

Arti marziali: il campo delle tecniche di arti marziali in One Piece è vario e vasto e Oda ha pensato di arricchirlo ulteriormente con fantastiche mosse. Ecco di seguito alcune delle principali.

La Tecnica a Tre Spade è stata inventata da Zoro, primo e storico membro della ciurma di Cappello di Paglia. Questa tecnica può essere potenziata, in particolare tramite una mossa detta Ashura, che crea l’illusione di possedere nove spade.
Ancora più complesse sono le Rokushiki (letteralmente “Sei Arti”): si tratta di sei tecniche di combattimento, una propedeutica all’altra, che permettono di trascendere le normali capacità umane. A queste sei, utilizzate perlopiù dai membri del CP9, se ne aggiunge una settima che finora solo Rob Lucci è stato in grado di utilizzare.
Si parte dal Soru, che Luffy usa come base per il Gear Second, una tecnica di spostamento nello spazio velocissima, sino ad arrivare alla settima, il Rokuogan per generare un incredibile onda d’urto che provoca gravi lesioni interne all’avversario. 

In One Piece, gli elementi naturali sono fondamentali e rientrano in varie forme in queste tecniche. Pensiamo al Karate degli uomini-pesce: chiamata così proprio perché invenzione dei personaggi marini della saga (Jinbe, Hack, ecc) agisce incidendo in misura variabile sulla parte acquosa presente in ogni organismo. In pratica, fa danni su qualunque avversario. Sulla terraferma ha meno impatto.
Molto curioso è il fondamento che c’è dietro il Ramen Kenpo: bisogna essere dei grandi divoratori di ramen, il tipico piatto giapponese. Quest’arte è padroneggiata da Wanze e consiste nel mangiare grandi quantità di farina per poi espellere pasta dalle narici. Come si riesce a dare forma alla pasta? Semplice: usando i peli del naso per dare alla pasta varie forme!

Le Armi: come in ogni manga d’avventura che si rispetti, le armi non possono mancare e Oda non si è risparmiato nemmeno in questo aspetto. Si parte dalle Armi Ancestrali: Pluton, la corazzata che può distruggere un’isola in un sol colpo; Poseidon, abilità delle principesse Sirene che possono comunicare con i re del mare; e quella, al momento sconosciuta, Uranus.
Grandi protagoniste in One Piece sono le armi da mischia: Oda ci offre un grandissimo campionario di lame (spade a una o due mani, katane, scimitarre, sciabole, zanbato, ecc.). Tra queste certamente non possiamo dimenticare la terrificante Kiribachi di Arlong, gli artigli di katana di Kuro che possono colpire più avversari contemporaneamente e ovviamente le spade di Zoro e la compatta Kogatana di Mihawk, il più abile spadaccino dell’universo di Luffy e soci.
Nutrita è anche la galassia delle armi da tiro. Nella ciurma di Luffy c’è naturalmente il cecchino Usopp, che ritroveremo in One Piece: STAMPEDE – Il Film con la sua inseparabile fionda: il Kabuto Nero, una versione più piccola del Kabuto originale, poggiata su un bastone e con un sistema di elastici che aiuta la stabilità. 

La complessità aumenta poi unendo armi e frutti: difatti gli strumenti di attacco di alcuni personaggi di One Piece possono assumere un frutto. È il caso di uno dei villain più particolari della saga Spandam e parliamo della sua spada Funkfleed, munita del frutto Ele-Ele (categoria Zoo Zoo) che si può dunque trasformare in elefante o in un ibrido tra spada e elefante. 

E dopo questo tripudio di mosse e armi letali non vi è venuta voglia di prendere parte allo scontro più epico di sempre insieme a un dream team mai visto prima?
Allora non vi resta che raggruppare la vostra ciurma e salpare tutti insieme al cinema dal 24 ottobre ad ammirare  assistere a One Piece: STAMPEDE – Il Film.